Creativi

Ho un nome che sembra un brand e per il quale ringrazio mamma e papà, che mi hanno risparmiato ore di lavoro sul naming. Misuro la creatività degli altri in base alle battute che fanno sul mio cognome.

Qual è il tuo lavoro?

Vivo a Torino e dal 2013 mi occupo di Marketing, Comunicazione e Design Thinking per aziende di consulenza e servizi. Ho un blog sul quale scrivo di come progettare e costruire un brand studiando le buyer personas. Cioè studiando i valori e i comportamenti del target di riferimento di un business, per comprendere quali siano le dinamiche che spingono davvero le persone ad acquistare.

Cosa significa essere un "creativo"?

Non mi piace molto l'etichetta di "creativo". Per me significa saper mettere insieme, armoniosamente, cose diverse e tirarne fuori qualcosa di nuovo!

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Come affronto un colloquio?

Da evitare assolutamente: ritardare senza avvisare (questo vale da ambo le parti). Rispetto al come presentarsi, credo che la verità – a meno di esigenze, settori o aziende particolari per cui un dress code è d'obbligo – stia nel mezzo: né pinguini ingessati né, soprattutto, sciatti o volgari. L'importante è sentirsi a proprio agio negli abiti che indossi, inconsciamente aiuta (e non poco) a rilassarsi in una situazione per definizione un po' "tesa".

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Quanto conta il voto di laurea?

Un ottimo voto di laurea è certamente un bel biglietto da visita, ma nella mia esperienza contano altrettanto - se non di più - il tema della tesi e gli anni impiegati a laurearsi. Non vedo comunque una relazione matematica tra il 110 e lode e il successo assicurato ;)

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Posso lavorare le classiche 8 ore?

Penso che le classiche 8 ore saranno sempre più diluite e distribuite durante la giornata in orari diversi rispetto al 9:00-18:00. L'atteggiamento ideale sarebbe di non diventare un "workaholic" ma nemmeno pensare che si possa delimitare l'orario di un mestiere creativo con paletti rigidi.

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Cosa si aspetta da me il team?

I colleghi che apprezzo di più sono quelli che riescono a fornirmi un punto di vista diverso e complementare rispetto al mio quando si tratta di discutere un'idea o un problema.

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Cosa si aspetta da me il capo?

Personalmente, valuto molto bene la capacità di apprendere in fretta e di voler diventare autonomi sui processi. Al contrario, ciò che proprio non mi piace è l'evitare di dare qualsiasi contributo personale attenendosi solo a quanto espressamente richiesto dalla consegna.

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Dovrei lavorare gratis?

No, lavorare gratis mai: anche solo per una birra o una cena, ma non ho mai regalato il mio lavoro. Vuol dire sminuirlo e svilirlo.

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Come do un prezzo al mio lavoro?

Per dare un prezzo al proprio lavoro si fa una valutazione che considera benchmark della concorrenza + ore di lavoro + tool + urgenza.

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Il cliente ha sempre ragione?

Il cliente non ha quasi mai ragione, altrimenti il lavoro se lo farebbe da sé e non lo affiderebbe a un professionista ;) La cosa più importante è cercare di arginare il suo ego spiegandogli costantemente perché questo è stato fatto così e non in un altro modo.

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Quanto è importante il percorso di studi?

Sono soddisfatto della mia esperienza universitaria soprattutto per la forma mentis che mi ha lasciato e la capacità di continuare a essere curioso su temi differenti.

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Come si trovano i clienti?

I clienti buoni si trovano avendo mooolta pazienza nel portare avanti la propria strategia di personal branding sul web, attraverso la creazione di contenuti pensati per i "clienti interessanti" a cui miri. Presenziare agli eventi di settore è un altro importante mezzo per stringere relazioni reali, complementari a quelle online, e ottenere nuovi lavori.

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Come dovrei presentare il mio lavoro?

Penso che avere un sito o blog personale (su cui magari c'è anche il portfolio) sia fondamentale. Perché, a differenza dei social, un sito è di nostra proprietà e diventa la nostra "casa" sul web, il centro della nostra strategia di personal branding. Per comunicare il proprio lavoro credo che i social debbano essere uno strumento e non il punto di arrivo.

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Un consiglio per i giovani designer?

Impara sin da subito a non farti mettere i piedi in testa dal cliente "solo perché paga", e a far riconoscere e rispettare le tue competenze e capacità.

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