È difficile trovare costantemente soddisfazione in quello che si fa. Magari non tutti i clienti hanno bisogno di un lavoro fatto esattamente secondo i nostri standard di qualità. A qualcuno basta anche qualcosa di meno, che gli costi meno, e allora storciamo il naso pensando: "Cavoli, vorrei fare una cosa più figa però non ho il budget". Se non c'è la possibilità economica l'entità del progetto sarà ridotta, ma devo accettarlo anche se non è esattamente come vorrei che fosse. Conosco molti che, se il progetto non dà loro la possibilità di esprimersi con il massimo grado di qualità, piuttosto non lo fanno. Però io penso che essere bravi nel proprio lavoro voglia dire anche sapersi adattare alle esigenze del cliente, a fin di bene, per sé stessi. Perché significa che riesci a fare una cosa magari qualitativamente più bassa ma che comunque soddisfa il cliente e anche lo studio, perché intanto hai portato a casa un lavoro. Invece ostinarsi a mantenere una qualità esagerata, solo per soddisfare sé stessi... Poi si finisce o a dover chiudere lavori che diventano infiniti, o ad avere troppo poco budget: in ogni caso con un'insoddisfazione da qualche altra parte. Dove possibile, bisogna riuscire a cogliere il buono da tutto.