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Se in un team hai il ruolo di leader, il team da te si aspetta gratificazione. Ci si aspetta che il leader sia consapevole degli sforzi fatti e delle competenze creative. Così come deve tenere alta l'attenzione e correggere gli errori, il leader deve anche dare plauso del buon lavoro fatto.
Apprezzo molto la calma. La serenità. C'è sempre stress, si è sempre sotto pressione: la calma e la razionalità nell'affrontare le problematiche sono preziose. Perché c'è spesso troppo estro in questo settore, che va bene se sai come affrontare le cose. Ma se c'è solo estro fai soltanto casino. La cosa peggiore che possa dirmi un cliente è "Sei tu l'artista". Ecco, se nel mio gruppo di lavoro dovesse esserci qualcuno che si sente orgoglioso di fronte a una frase così, allora addio. Artisti, no.
Lavorare in team non è semplice, quando ci sono più teste su un progetto dev'essere ben chiara di chi sia la leadership. Il team dev'essere coeso, supportarsi a vicenda e contaminarsi con idee e approcci. Il compagno di squadra ideale è chi ti supporta e integra, adatta, plasma con te un'idea.
Il team si aspetta da te sicuramente il fatto di non essere uno stronzo o troppo "primadonna", ma di esserci per gli altri. Nel momento in cui uno ha un problema, anche se non è tua responsabilità, saper dire: "Ok, sono qua, ho anch'io le mie cose da fare però ti do una mano per risolverlo". Essere accountable, spontaneamente. Vedere l'altro che è in difficoltà e chiedere: "Hai bisogno?".
Poter parlare in modo schietto di qualsiasi cosa aiuta a lavorare bene in team ed è una qualità che apprezzo molto in un compagno di squadra. È un comportamento che incentiva tutti a parlare apertamente. Un'altra cosa che apprezzo è saper prevedere e gestire i problemi in autonomia. Se un fornitore mi chiamasse per dirmi che il colore di una stampa non ha reso come avrebbe dovuto, e in quel momento mi sto occupando di un altro progetto, apprezzerei molto se un compagno di squadra prendesse in carico il problema anche senza aspettare un feedback o senza dire: "Ma quello era compito tuo". La capacità di sostenersi a vicenda è molto importante.
Una delle cose che apprezzo di più nelle persone che lavorano con me è l'attitudine a "sporcarsi le mani", indipendentemente dal fatto che una cosa faccia strettamente parte o meno della propria mansione. Questo aspetto è molto legato alla capacità di ascoltare e capire i momenti del team. Quando sei in otto come siamo noi adesso, di cosa stiamo parlando: è come dire che siamo una linea d'esercito schierata, però siamo in otto. Dall'altra parte sono 500mila e tu ti guardi e dici: "Questa cosa non la dovevo fare io", e vabbè, e chi la doveva fare? Se non la facciamo, non si fa. Non essere schizzinosi mi piace. Dico grazie alle persone quando aiutano qualcun altro a risolvere un problema. E anche quando riescono a risolvere le cose in maniera brillante e inaspettata, perché spesso aprono nuove opportunità. Due settimane fa ci è capitato di fare una presentazione ad un cliente di un lavoro di ricerca, una presentazione che in genere faccio io, ma questa volta l'ha fatta la mia socia, ed è stata bravissima anche se era abbastanza in ansia perché non le piace parlare in pubblico. Questo ha fatto sì che il cliente, da solo, individuasse nuove cose che potremmo in seguito fare per lui. E quindi per questo grazie, ti sei messa in gioco e l'hai fatto in un certo modo. Grazie anche alle persone che fanno le call con i clienti difficili.
Lavorando in team, la cosa più bella nei confronti di un compagno di squadra è quando ti accorgi che ti puoi fidare e stimi il suo operato.
Il team sicuramente si aspetta la collaborazione, il lavoro di squadra. Si possono ottenere grandi risultati solo se si lavora insieme, se si collabora e si sa ascoltare l'altra persona. Uno dei principi del designer dev'essere ascoltare gli altri, perché sulle idee degli altri puoi costruire nuove idee e quindi il lavoro di gruppo è fondamentale. Questa è la base, essere disponibili nei momenti in cui dobbiamo fare squadra. Magari capita che avevamo previsto di arrivare alla scadenza più rilassati, invece abbiamo bisogno di un extra lavoro e allora ci mettiamo tutti. Bisogna avere un senso di responsabilità sul progetto, lavorare responsabilmente. Cioè tenere sempre in conto che, da un lato, abbiamo il cliente con i suoi obiettivi da raggiungere e, dall'altro, gli utenti e quindi le persone che utilizzeranno il progetto, con i loro bisogni da soddisfare. Non facciamo "interfacce" ma qualcosa di più.
Dal team mi aspetto sicuramente che completi la mia professionalità, partendo dal dialogo – e quindi darsi una mano sia per le idee, sia a livello tecnico. Mi aspetto che ci sia apertura, umiltà, disponibilità a imparare e a mettere in discussione le proprie idee. Soprattutto se sei un designer, devi essere incredibilmente umile e non fissarti su una tua idea, che tu sia junior o senior, è un peccato per entrambi.
La cosa più bella di lavorare in team è quando gli altri fanno quello che non ho voglia di fare io :) No dai, a parte gli scherzi, il bello di un team è la sintonia che si genera tra le competenze di ogni elemento. Ad esempio noi, se ci prendessi come singoli freelance, potremmo fare praticamente gli stessi lavori. Però, messi all'interno dello stesso studio, finisce che ognuno si specializza in differenti parti del processo progettuale. Ed è questa secondo me la cosa più interessante di un team, quando puoi avere una persona di riferimento per una parte specifica del progetto, di cui puoi fidarti completamente.
Nei collaboratori, la cosa fondamentale per me è la fiducia reciproca, quando una persona ti dice: "Sì lo faccio", e poi effettivamente l'ha fatto. Visto che nel lavoro ci sono tanti imprevisti, tanti momenti in cui le cose non vanno proprio come te l'eri immaginate, lavorare con persone su cui puoi contare è uno dei valori principali. L'essere affidabili è una cosa importantissima.
Il team si aspetta supporto nel momento del bisogno e tolleranza durante le sclerate occasionali. Non è detto che un compagno di lavoro sia per forza anche un amico, ma sicuramente deve essere una persona in grado di lavorare in autonomia sulla sua parte. La divisione del lavoro è fondamentale, ognuno deve sempre sapere quando e cosa chiedere agli altri collaboratori.
Quando lavoro in team mi aspetto lealtà, comprensione, supporto e professionalità.
Sono una persona creativa e ho spesso la testa sulle nuvole, per cui nel team mi aiutano moltissimo le persone che sono pragmatiche e riescono a portarmi con i piedi per terra. Spesso mi faccio prendere dall'agitazione e quando capita mi aiuta molto avere persone intorno a me più calme, che sanno riportarmi alla realtà.
Credo che il bello del lavorare in team sia il confronto, per me è un aspetto molto importante. Quando devo pensare a uno storyboard, ho bisogno di visualizzare una storia ed è di grande aiuto avere un'altra persona con cui confrontarmi, che magari mi dà una mano con la parte grafica o che comunque lavora al progetto e sa di cosa stiamo parlando. La potenza del brainstorming è esponenziale, se io dico: "Giallo", tu dici "Sole", è tutto a crescere, mentre da soli è molto più difficile. Quindi una qualità importante è l'ascolto, proprio per poter agevolare questo confronto che porta a idee nuove. Non è sicuramente facile, né l'ascoltarsi né l'accettare l'idea dell'altro. Però poi ti rendi conto che dall'altra parte c'è effettivamente qualcosa che può funzionare o che può diventare ancora più forte con il tuo supporto, e allora è sicuramente meglio per tutti.
Lavorare in team significa avere gli stessi obiettivi. Quando si è una squadra bisogna conoscersi bene e saper gestire il lavoro nel migliore dei modi per ottenere i risultati richiesti.
La qualità più importante è riconoscere qual è l'ambito in cui puoi dare il tuo contributo ed essere anche umili nel riconoscere qual è la parte che magari ti manca. Quindi portarsi avanti su un aspetto e lasciare che gli altri intervengano spontaneamente sugli altri.
In breve, il team si aspetta "che tu non sia uno stronzo", per parafrasare il titolo di un libro.
Ciò che apprezzo di più da un collaboratore è lo stimolo creativo. Per quanto possiamo essere abituati a tirar fuori idee quotidianamente – partendo da esigenze per trovare soluzioni – non siamo macchine. Può esserci un momento di stallo e allora lo stimolo che arriva da un tuo collega ti sblocca, ti aiuta a trovare soluzioni. Il vantaggio di lavorare in team è proprio questo ed è il motivo per cui ho deciso di non lavorare da sola. Lo stimolo è quello che ti fa crescere, il fatto di avere qualcuno nel team con cui confrontarti ti permette di aumentare la qualità di ciò che fai.
Quello che mi interessa lavorando in team è che ci sia coesione verso il cliente per comprendere le esigenze, per poi riuscire a lavorare su temi diversi, con diverse sensibilità, per lo stesso scopo. Mi aspetto che ciascuno del team lavori secondo la propria sensibilità, che porta a creare più visioni. La discussione, la diversità di approccio è positiva. Dal team mi aspetto di fare squadra: internamente ci si può magari anche scannare e discutere, verso i clienti ci si difende sempre fra noi, anche se uno sbaglia si interviene sempre in aiuto.
Adoro parlare e lavorare con quelle persone che l'unico problema che si pongono è come risolvere i problemi. Quelli che davanti alle difficoltà non si lamentano ma prima pensano come risolverle. Per me sono le persone che in un team fanno la differenza.
In un compagno di squadra cerco disponibilità e voglia di imparare.
I colleghi che apprezzo di più sono quelli che riescono a fornirmi un punto di vista diverso e complementare rispetto al mio quando si tratta di discutere un'idea o un problema.
Nei miei compagni di squadra apprezzo le caratteristiche – magari anche in meglio – che pretendo da me stessa. Essere disponibili e grandi lavoratori è essenziale. Essere super organizzati. Poi la voglia di accettare nuove sfide ma allo stesso tempo la capacità di fare anche le cose "noiose" senza lamentarsi (troppo, un pochino è giusto).